Il Natale si avvicina e la festa più bella dell’anno farà felici grandi e piccini.
Come sempre, in questo periodo, tutti cominciano a pensare ai regali, che si vorrebbero fare e ricevere. Ma da dove deriva la tradizione di scambiarci doni per Natale?
Secondo i più, andrebbe fatta risalire alla nascita di Gesù e in particolare ai doni per eccellenza che i Magi portarono al bambinello: oro, incenso e mirra. Questi, però, secondo la calendarizzazione attuale, andrebbero consegnati il 6 gennaio (quando arrivano i Magi, anche nel presepe)… In realtà pare che verso la fine del Medioevo si iniziò a fare dei doni ai bambini perché ricordassero la nascita di Gesù come un momento di gioia. Quindi esattamente il 25 dicembre.
Ma quindi cosa c’entra Babbo Natale (alias Santa Klaus) con i regali, e di conseguenza la sua slitta trainata da renne e il camino attraverso cui passare?
Per spiegarlo entrano in gioco gli americani. O meglio, i primi coloni olandesi che verso la fine del 1700 iniziarono a popolare le coste statunitensi. Essi vi importarono la tradizione di San Nicola che nei Paesi del Nord portava regali ai bambini per la nascita di Gesù. Da qui, Babbo Natale è stato trasformato nel vero emblema della festa. E con lui, di contorno, tutta una serie di simboli legati a questa tradizione nordico-statunitense: ghirlande, pungitopo, alloro, abete addobbato, palline colorate, mercatini e chi più ne ha più ne metta.